Lectio divina della Domenica «DEL CIECO NATO», IV di Quaresima, Anno A

PER CHI SEGUE IL CICLO A:

GV 9,1-41; 1 Sam 16,lb.4.6-7.10-13a (leggere 16,1-13); Sal 22; Ef 5,8-14

Antifona d’Ingresso Cf Is 66,10-11

Rallégrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate, riunitevi.
Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza:
saziatevi dell’abbondanza
della vostra consolazione.

 

 

La celebrazione di questa domenica a metà del cammino quaresimale è pervasa da un contenuto senso di gioia; è la domenica del Laetare (rallegratevi), nome preso dalla prima parola dell’antifona d’ingresso della messa. Il sacerdote in questo giorno può sostituire con il colore rosa quello viola dei suoi paramenti, esprimendo così anche visivamente quella gioia dovuta alla Pasqua ormai vicina (si veda la colletta in nota[1]), all’incontro con Cristo luce che illumina ogni uomo.

La citazione di Is 66,10-11 è adattata, il testo originale diceva «Gioite con Gerusalemme». Nell’adattamento oggi l’imperativo è rivolto a Gerusalemme stessa, la Chiesa che qui celebra. Intorno ad essa chiunque la ama deve fare adunanza, poiché dopo la tristezza dell’abbandono divino, causato dal peccato, essa si riscopre di nuovo come la Sposa amata, con cui si fa giubilo (Sal 121,6), anzi di cui esulta il Signore stesso (Is 63,19). Così la Sposa riceve dal Signore altri figli, e il Signore…

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