Letture patristiche DOMENICA «DEL MATRIMONIO INDISSOLUBILE», XXVII del Tempo per l’Anno B

Marco 10,2-16; Genesi 2,18-24; Salmo 127; Ebrei 2,9-11

 

  1. È Dio l`autore dell`unione coniugale

Non ripudiare quindi la tua sposa: significherebbe negare che Dio è l`autore della tua unione. Infatti se è tuo compito sopportare e correggere i costumi degli estranei, a maggior ragione lo è nei riguardi di tua moglie.

Ascolta quanto dice il Signore: “Chi ripudia la sposa ne fa un`adultera” (Mt 5,32). Colei infatti che, finché vive il marito, non può sposarsi di nuovo, può essere soggetta alla lusinga del peccato. Così colui che è responsabile dell`errore lo è anche della colpa, quando la madre è ripudiata con i suoi bambini, quando, già anziana e col passo ormai stanco, è messa alla porta. Ed è male scacciare la madre e trattenere i suoi figli: perché si aggiunge, all`oltraggio fatto al suo amore, la ferita nei suoi affetti materni. Ma più crudele è scacciare anche i figli per causa della madre, in quanto i figli dovrebbero piuttosto riscattare agli occhi del padre il torto della madre. Quale rischio esporre all`errore la debole età di un adolescente! E quale durezza di cuore scacciare la vecchiaia, dopo aver deflorato la giovinezza! Sarebbe lo stesso se…

(Ambrogio, Exp. in Luc., 8, 4-7)

 

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