Mt 5,13-16; Is 58,7-10; Sal 111; 1 Cor 2,1-5
- Incontro alla luce
Corriamo tutti incontro a Cristo, noi che tanto sinceramente e profondamente adoriamo il suo mistero; mettiamoci in cammino verso di lui pieni di gioia… Portiamo con noi anche dei ceri accesi, come simbolo dello splendore divino di colui che viene. Grazie a lui tutta la creazione risplende, anzi, viene inondata da una luce eterna che disperde le tenebre del male. Ma i ceri accesi saranno soprattutto il simbolo dello splendore interiore con cui dobbiamo prepararci all`incontro con Cristo. Come infatti la madre di Dio, vergine purissima, portò tra le sue braccia la vera luce offrendola a coloro che si trovavano nelle tenebre, così anche noi, tenendo fra le mani quella luce visibile a tutti e illuminati dal suo splendore, affrettiamoci incontro a colui che è la vera luce. Sì, la luce è venuta nel mondo mentre esso era avvolto nelle tenebre, e lo ha rischiarato con il suo splendore; colui che sorge dall`alto ci ha visitati per illuminarci mentre sedevamo nelle tenebre (cf. Lc 1,78-79). Questo è il nostro mistero. Per questo camminiamo, corriamo verso Cristo, tenendo in mano dei ceri accesi: essi sono insieme simbolo della luce che è Cristo e anticipazione dello splendore di cui saremo nei stessi penetrati per opera sua.
Corriamo dunque insieme, corriamo tutti verso Dio: se cediamo alla pigrizia, egli ci potrebbe accusare o di essere ingrati o addirittura di disprezzarlo, che sarebbe peccato ancor più grave. Ascoltiamo le parole rivolte dal Signore stesso agli ebrei che, immersi nelle tenebre, fuggivano la luce: La luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato più la tenebra che la luce, perché le loro opere erano malvagie (Gv 3,19). La volontà di male infatti oscura l`anima e le impedisce di vedere la luce. Il Vangelo dice ancora:..
(Sofronio, Discorso sulla Purificazione, 6,7)
Per scaricare il file .doc delle Letture cliccare sul pulsante in basso