Letture patristiche della Domenica “DEL GIUBILO MESSIANICO”, XIV del Tempo Ordinario A

Mt 11,25-30; Zc 9,9-10; Sal 144; Rm 8,9.11-13

 

DISCORSO 68

SUL CAPITOLO DEL VANGELO DI MT OVE IL SIGNORE DICE: “TI CONFESSO, PADRE, SIGNORE DEL CIELO E DELLA TERRA, PERCHÉ HAI NASCOSTO QUESTE COSE AI SAPIENTI E AI PRUDENTI” ECC.

di sant’Agostino, vescovo (PL 38,438-440)

Per farsi ascoltare Agostino aveva bisogno d’un grande silenzio.

1. Come ricordate, abbiamo sentito questo passo del santo Vangelo anche ieri, domenica; ma abbiamo voluto fosse letto anche oggi per il fatto che ieri la folla, ch’era pigiata e anche alquanto turbolenta a causa della calca, non offriva facilità alla nostra voce che non riesce a farsi udire se non mediante un grande silenzio. Oggi quindi, con l’aiuto del Signore, penso si possa discutere e, nella misura delle mie limitate capacità, spiegare ciò che ieri abbiamo tralasciato; non perché ieri l’abbiamo rifiutato alla folla, ma perché a causa della debolezza della voce non siamo stati in grado di somministrarlo. Adesso dunque con la vostra attenzione aiutatemi presso Dio nostro Signore, perché conceda a noi ciò che dobbiamo dire e a voi di ascoltarlo con profitto spirituale.

Esegesi letterale del passo: confessione di lode e confessione dei peccati.

2. Il Figlio di Dio, l’unigenito del Padre, eterno Dio, uomo per noi, diventato ciò che aveva creato – poiché divenne uomo lui che aveva creato l’uomo – dice rivolto al Padre: Ti confesso, Padre, Signore del cielo e della terra 1. Padre mio, Signore del cielo e della terra, Padre di colui per mezzo del quale è stata creata ogni cosa. Poiché quando si dice: “cielo e terra”, con queste due parole viene definito brevemente l’intero mondo creato; per questo il primo libro della Sacra Scrittura, In principio – dice – Dio fece il cielo e la terra 2; e: Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto il cielo e la terra 3. Ma col termine “cielo”, s’intende tutto ciò ch’è nel cielo, e col termine “terra” tutto ciò che è sulla terra: così con queste due parti del creato non si tralascia nessuna creatura, poiché si trova nell’una o nell’altra. Il Figlio dunque dice al Padre:…