Letture patristiche della Domenica «DELLA VENUTA DEL FIGLIO DELL’UOMO», I di Avvento, Anno B

Marco 13,33-37; Isaia 63,16b-17.19b; 64,1.3b-8; Sal 79; 1 Corinti 1,3-9

 

  1. La vigilanza cristiana

 

State attenti! Vegliate e pregate, perché non sapete quando verrà il momento” (Mc 13,33-34).

«È come un uomo che, partito per un lungo viaggio, ha lasciato la sua casa e ha conferito ai suoi servi l`autorità di compiere le diverse mansioni, e ordini al guardiano di vigilare. Chiaramente rivela il perché delle parole: «Riguardo poi a quel giorno o a quell`ora nessuno sa nulla, né gli angeli che sono in cielo, né il Figlio, ma solo il Padre”. Non giova agli apostoli saperlo affinché, stando nell`incertezza, credano con assidua attesa che stia sempre per venire quel giorno di cui ignorano il momento dell`arrivo. Inoltre non ha detto “noi non sappiamo” in quale ora verrà il Signore, ma “voi non sapete” (cf. Mt 24,42). Coll`esempio del padrone di casa spiega con maggiore chiarezza perché taccia sul giorno della fine.

Questo è quanto dice: “Vigilate dunque; non sapete infatti quando viene il padrone di casa, se di sera, se a mezzanotte, se al canto del gallo, se di mattina; questo affinché, venendo all`improvviso, non vi trovi a dormire (Mc 13,35-36).

«L`uomo – che è partito per un viaggio e ha lasciato la sua casa – non v`è dubbio che sia Cristo, il quale, ascendendo vittorioso al Padre dopo la risurrezione, ha abbandonato col suo corpo la Chiesa, che tuttavia mai è abbandonata dalla sua divina presenza poiché egli rimane in lei per tutti i giorni fino alla fine dei secoli. Il luogo proprio della carne è infatti…

(Beda il Vener., In Evang. Marc., 4, 13, 33-37)

 

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