La celebrazione di Cristo. Un libro di Giovanni Chifari

Anno C – Avvento e Natale

Un testo per vivere più intensamente il legame con la Parola di Dio nei tempi di Avvento e Natale. La Parola letta e meditata nella liturgia della Chiesa.

Il testo del teologo biblico Giovanni Chifari, edito per Elledici, è disponibile in tutte le librerie italiane.

Estratto dall’Introduzione

«Il volume è diviso in due parti. Nella prima si approfondisce dapprima la centralità di Gesù nella Parola e nell’Eucarestia, chiarendo il senso da attribuire ad una trilogia di realtà correlate tra loro (misteri, mistagogia, mistica), poi si procede con un primo contatto con il proprio dei tempi, focalizzando l’attenzione sul contributo degli inni presenti nella Liturgia delle Ore, e sull’uso liturgico dei Vangeli. Ho ritenuto utile completare questa parte, almeno per questo primo contributo, con l’indicazione del metodo di lavoro, in modo che il paziente lettore possa interagire meglio con lo scritto.

La seconda parte del libro entra direttamente nelle liturgie delle messe domenicali dei tempi di Avvento e Natale. Lo fa commentando l’antifona d’ingresso, la preghiera colletta, la liturgia della Parola, la preghiera sulle offerte, il prefazio suggerito nel tempo specifico, l’antifona alla comunione e la preghiera post comunione. Seguono alcune domande per facilitare la riflessione personale o di gruppo, infine con il titolo “la Parola diviene preghiera” s’intende invitare ciascun lettore a scrivere sul testo quella preghiera che ha sentito sgorgargli dentro, dopo aver letto e pregato questi testi» (p. 6).

Estratto dalla parte prima:

«Sarà tuttavia necessario acquisire nel tempo familiarità e sensibilità con la Parola di Dio, in modo che essa divenga realmente non solo anima della teologia ma anche della vita della Chiesa (cf. DV, 21.24). Molto utile e fecondo sarà a riguardo la pratica della lectio divina. Un metodo che non si può improvvisare e che richiede l’umiltà e la disponibilità di mettersi alla scuola di quanti praticano questo metodo da tempo e con frutto. Mi permetto di segnalare alcuni esempi.

Don Giuseppe Dossetti, il monaco di Monteveglio, fondatore della “Piccola Comunità dell’Assunta”, amava suggerire una lettura quantitativa e una qualitativa delle Scritture. La prima comporta una lettura quotidiana, costante, di alcuni libri della Bibbia, magari distinti per blocchi: Pentateuco, Profeti, Sapienziali, Vangeli, Lettere, ecc., non importa se in ordine cronologico o no. Per quanto si diceva prima, che tutto cioè si rilegge in Cristo. Per esempio nel tempo di Avvento potrà essere propizio fare una lettura continua del libro del profeta Isaia, e non a salti come propone l’Ufficio delle Letture della Liturgia delle Ore. Nel tempo di Quaresima il libro dell’Esodo, e così via.

Per lettura qualitativa s’intende la lectio divina. Nelle comunità dossettiane c’è ancora l’uso di fare una lectio sulla Parola della Domenica il sabato sera, come una veglia in preparazione del giorno del Signore.

Circa la lectio, sullo stile di don Giuseppe Dossetti, incorporando e valorizzando suoi contributi, altri dossettiani, come don Giuseppe Ferretti a Bologna, e don Giuseppe Bellia a Catania, praticano da anni una lectio che va producendo molti frutti.

Mi permetto di segnalare anche l’apporto dell’Abbazia di Pulsano in Monte Sant’Angelo (FG), comunità cenobita che raccoglie fratelli sia di rito latino sia di rito greco bizantino, secondo la regola di San Benedetto abate e di San Basilio il Grande, dove i padri ogni lunedì propongono una lectio disponibile sul sito https://www.abbaziadipulsano.org/sermon/» (p. 24)