Lectio divina Domenica «DELLA PRIMA PREDIZIONE DELLA PASSIONE E RESURREZIONE», XXIV del Tempo per l’Anno B

Marco 8,27-35 (leggi 8,27-38); Isaia 50,5-9a; Sal 114; Giacomo 2,14-18

 

L’opposizione dei farisei cresce, gli erodiani complottano per uccidere Gesù, il Battista è stato decapitato. Gesù predice che seguirà la stessa sorte dolorosa dei profeti. Ma per Pietro e gli apostoli questo discorso è inaccettabile. La loro difficoltà è anche la nostra, ogni volta che la croce, da semplice ornamento, diventa una sconcertante realtà della nostra vita; sempre pronti a riaffermare in astratto la nostra fede, ma poi sempre cosi restii a riconoscere che anche l’insicurezza e la sconfitta sono rivelatrici del disegno salvifico di Dio.

Chi è Gesù Cristo? Che cosa significa essere cristiani? La domanda è sempre attuale. La persona di Gesù non ha mai mancato di suscitare interrogativi nella gente, fin da quando egli era ancora su questa terra. Sorpresi dall’autorità della sua parola, alcuni dicevano: «Costui non è il figlio di Giuseppe, il carpentiere?». Altri vedevano in lui un sedizioso, un contestatore, o addirittura un uomo posseduto dal demonio. Altri ancora…

 

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