Letture patristiche Domenica «DEI DUE MASSIMI PRECETTI», XXXI del Tempo per l’Anno B

Marco 12,28-34; Deuteronomio 6,2-6; Salmo 17; Ebrei 7,23-28

 

  1. Il modo esatto di amare il prossimo

Dunque, poiché non è necessario un ordine, perché ognuno ami se stesso e la propria persona, cioè, poiché ciò che noi siamo singolarmente e comunitariamente ci riguarda in modo particolare, amiamo con una legge fermissima che anche negli animali è stata estesa – infatti anche gli esseri inferiori amano sé stessi e i loro corpi – non rimaneva, e per quel precetto che è sopra di noi, e per quello che è presso di noi, che osservarlo, come sta scritto: «Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, e con tutta la tua intelligenza» e, «Amerai il prossimo tuo come te stesso». Da questi due comandamenti dipende tutta la legge e i profeti” (Mt 22,37-40). L`amore, infatti, è lo scopo del precetto, cioè, ambedue di Dio e del prossimo. Poiché se tu ti ami nella tua interezza, cioè nell`anima e nel corpo, e parimenti, il tuo prossimo, nell’anima e nel corpo – la persona umana, infatti, è composta di anima e di corpo – in questi due comandamenti non è tralasciata nessuna delle cose che bisogna amare. Precedendo, infatti…

 

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