Letture patristiche Domenica «DEL PROFETA DISPREZZATO IN PATRIA», XIV del Tempo per l’Anno B

Marco 6,1-6; Ezechiele 2,2-5; Salmo 122; 2 Corinti 12,7-10

Il profeta è disprezzato nella sua patria

Venuto, dunque, nel suo paese, Gesù si astiene dai miracoli per non infiammare ulteriormente l`invidia dei suoi compaesani e non doverli condannare più duramente per la loro testarda incredulità; ma, in cambio, espone loro la sua dottrina, che, certo, non merita minor ammirazione dei miracoli. Tuttavia, costoro, completamente insensati, mentre dovrebbero ascoltare con intenso stupore e ammirare la forza delle sue parole, al contrario lo disprezzano per l`umile condizione di colui che ritengono suo padre. Eppure hanno molti esempi, verificatisi nei secoli precedenti, di figli illustri nati da padri oscuri. Così David era figlio di Jesse, umile agricoltore; Amos era figlio di un guardiano di capre e pastore lui stesso; Mosè, il legislatore, aveva un padre assai meno illustre di lui. Dovrebbero, quindi, onorare e ammirare Gesù proprio per questo fatto…

(Giovanni Crisostomo, Comment. in Matth., 48, 1)

 

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