Mt 25,14-30; Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127; 1 Ts 5,1-6
OMELIA IX Tenuta al popolo, nella basilica di San Silvestro, nel giorno della sua nascita al cielo
Quelli che hanno ricevuto doni speciali da Dio, usino un particolare impegno nel corrispondervi.
La lettura del santo Evangelo, fratelli carissimi, ci porta ad una seria riflessione, affinché noi, che risultiamo – rispetto a tutti gli altri – destinatari di doni particolari in questo mondo da parte dell’Autore dell’universo, non siamo sottoposti a un più severo giudizio. Quando infatti aumentano i doni, crescono anche i motivi per renderne conto. Ricevuto il dono, ognuno deve, quindi, essere ancor più umile e pronto a mostrare riconoscenza, nella convinzione che più severi, per lui, diventano gli obblighi nel momento del rendiconto. L’uomo di cui dice la parabola, dovendo portarsi lontano, chiama i servi e divide fra loro i talenti da trafficare. Dopo molto tempo ritorna, li chiama per sentire del loro operato, premia chi si è impegnato per conseguire del guadagno e castiga il servo che si era ritirato da ogni fruttuosa attività. Chi è dunque quest’uomo che si porta lontano, se non il nostro Redentore che sta nei cieli con l’umanità da Lui assunta?…