Luca 13,1-9; Esodo 3,l-8a.l3-15; Salmo 102; 1 Corinti 10,1-6.10-12
DISCORSO 110/A di sant’Agostino, vescovo
DISCORSO SUL RACCONTO DELL’EVANGELO DELLA DONNA CHE ERA CURVA DA DICIOTTO ANNI E DI COLORO SU CUI CADDE LA TORRE 1
I miracoli di Cristo sono fatti e segni.
1. Spesse volte, carissimi, vi abbiamo rivolto esortazioni, insegnandovi, nei limiti delle nostre capacità, quanto a noi elargito dal Signore, e cioè che i miracoli compiuti dal nostro Signor Gesù Cristo e riferiti nel santo Vangelo non sono soltanto fatti straordinari realmente avvenuti. Cosa infatti sarebbero dovuti essere se non opere di Dio, mirabili fra tutte le altre? Essi però sono anche come delle parole visibili, che ci invitano a penetrare nella realtà che significano. Se noi non le comprendiamo, esse ci procurano godimento per il fatto miracoloso raccontato ed elevano il nostro cuore nella lode di Dio; tuttavia noi saremmo come un analfabeta, il quale col solo guardare la scrittura ammira ed elogia chi ha scritto così bene e, pur non comprendendo il significato delle parole, gode per la bellezza della grafia: senza capire il senso, loda la composizione della pagina. Colui che sa leggere, al contrario, dallo scritto ricava un frutto più copioso. Ora una cosa di questo genere capita a noi quando…
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